attività infanzia turbigo

Grazie ai fondi europei per l’istruzione, le nostre aule sono state tutte dotate di Digital board e trasformate in ambienti di apprendimento innovativi, connessi, digitali, al fine di favorire i cambiamenti delle metodologie didattiche e sviluppare le competenze digitali degli alunni.

Attraverso l’esperienza immersiva alla Digital Board si attua l’apprendimento attivo e collaborativo, favorendo così la motivazione degli alunni, il benessere emotivo, l’inclusione e la personalizzazione della didattica.

Come ogni anno, a fine Ottobre, la nostra scuola diventa il felice habitat di zucche colorate, fantasmini, streghette, vampiri e mostriciattoli che fan scherzetti e giocano indisturbati tra le nostre sezioni!

Quest'anno, dal nostro Libro Magico è arrivato un "mostro birichino", che voleva entrare in una storia di paura, ma non ce l'ha fatta, perché ognuna tra quelle che gli veniva proposta era troppo spaventosa per lui.

Quest’anno fra i progetti autorizzati, che avvalorano ancor più l’attività educativa sul territorio e di particolare rilevanza, vi è quello del “Il cane sociale amico dei colori”, che si realizzerà fra Ottobre e Dicembre, per tutte le tre fasce d’età.

Eccoci pronti per un nuovo anno ricco di proposte stimolanti per i nostri bambini!

In seguito alla consueta festa di passaggio, in cui i bambini, al termine di un percorso motorio in giardino, hanno ricevuto una medaglia personalizzata in base alla fascia d’età, è avvenuta la presentazione, attraverso un video-messaggio multimediale,  dell’ oggetto magico che guiderà la programmazione annuale.

Salutiamo col cuore che esplode di gioia questo bell’anno che finisce, i nostri remigini pronti per una nuova avventura e il nostro amico gnomo David.

I bambini con le loro voci, coi loro balli “disordinati” ma carichi di energia, sorrisi e voglia di “spaccare” il mondo hanno accolto finalmente le loro famiglie nel giardino della scuola sulle note della canzone “Amica Terra”, un’Amica speciale che i bambini a piccoli passi hanno imparato a rispettare e a prendersene cura.

Il 26 maggio i nostri bambini hanno potuto vivere (finalmente) per la prima volta l’esperienza dell’uscita didattica alla Cascina Salazzara di Ponte Vecchio.

L’emozione era alle stelle: zainetto in spalla, cappellino in testa, occhiali da sole come nelle migliori occasioni, siamo saliti sul pullman e, cantando, sorridendo, raccontando, ci siamo recati in Cascina.

Lì siamo stati accolti con preparazione e gentilezza dai proprietari, dopodiché ogni sezione ha iniziato la propria esperienza:

Nonostante il Covid ci abbia costretti a casa, solo nei nostri luoghi, nei nostri spazi conosciuti, abbiamo avuto la fortuna di esser tornati a scuola con più voglia di “viaggiare” di prima! Complice il desiderio di evadere da questa situazione e la curiosità di cui, nelle nostre aule, fortunatamente siamo traboccanti.

La giornata di oggi è molto importante per noi. 
Abbiamo addobbato il nostro atrio e l'ingresso della nostra scuola con decorazioni blu di svariate forme e dimensioni per ricordare a tutti quanto sia importante valorizzare le capacità e le modalità di esprimersi di ogni persona. 
Questo è uno di quei temi dove spesso i bambini, nella semplicità dei loro gesti, pieni di curiosità e privi di giudizio, insegnano agli adulti. 

Alla scuola dell'infanzia si parla di pace, tema delicato e complesso, soprattutto in questo periodo. L'albo illustrato “La cosa più importante” è stato l'input che ha introdotto il tema. Nella foresta gli animali discutono su quale sia la cosa più importante appunto e ognuno cerca di prevalere sugli altri, elencando i vantaggi della propria caratteristica. Non ci si rende conto, come ci insegna il saggio gufo, che tutte le caratteristiche sono importanti e non ha senso cercare di affermare se stessi sugli altri. E' molto meglio vivere in pace...ma che cos'è la pace?

8 marzo 2022
La scuola dell'infanzia statale "Giovanni Paolo II" ringrazia il comune e la Proloco per il pensiero donato. In punta di piedi danziamo in questa giornata speciale con le parole di Margherita Bufi.