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GEMELLAGGIO... ALL'INFINITO

Nei giorni 27-29 marzo 2019 ho avuto la gioia di accompagnare i ragazzi delle terze della Secondaria di Turbigo e un gruppo delle quinte della Primaria, con i loro insegnanti, in viaggio di Istruzione nelle Marche, per la seconda fase dello scambio culturale con l’Istituto comprensivo G. Leopardi di Sarnano, nostro partner nel gemellaggio cominciato nel 2017 con i primi contatti.

Il primo giorno a Recanati abbiamo ritrovato gli amici di Sarnano: dopo la visita a Palazzo Leopardi e i festosi saluti, tra la “casa di Silvia” e la piazzetta del “Sabato del villaggio”, ci siamo riuniti sul colle dove il poeta ha tratto ispirazione per scrivere “L’infinito”. Nel bicentenario della stesura di uno dei componimenti più celebri delle letteratura italiana, alcuni nostri studenti insieme ai coetanei marchigiani hanno recitato, con lo sguardo all’ultimo orizzonte, “Sempre caro mi fu quest’ermo colle…”. Un momento di bellezza e unità alle radici della comune tradizione culturale.

Il secondo giorno del viaggio è stato dedicato al borgo di Sarnano, che spicca nello scenario maestoso dei Monti Sibillini, ancora innevati e illuminati dal sole. Siamo stati accolti dalla Dirigente Maura Ghezzi e dagli insegnanti che avevano accompagnato le classi nel soggiorno turbighese: in una sala tutta addobbata per noi, gli alunni della primaria hanno suonato alcuni brani con il flauto e il Sindaco Franco Ceregioli ci ha ricordato come la scuola del suo paese sia stata un esempio di “resilienza” nel periodo del terremoto: questo significa che i ragazzi, con famiglie e insegnanti, hanno reagito con coraggio, continuando a  stare insieme e a studiare in condizioni davvero difficili. Ci ha ringraziato per la nostra amicizia, sorprendente tra persone che fino a poco tempo fa non si conoscevano e hanno costruito qualcosa che va al di là delle distanze geografiche.

Dopo la canzone “Count on me” di Bruno Mars, che celebra proprio il valore dell’amicizia, eseguita dalla nostra terza A, abbiamo consegnato dei doni: al Sindaco una stampa storica sul nostro territorio da parte del Comune di Turbigo, alla Dirigente il libro fotografico “La valle del Ticino culla di civiltà” e ai ragazzi lettere e lavoretti, realizzati anche da chi non ha potuto partecipare al viaggio, come segno di  vicinanza.

I genitori marchigiani hanno offerto a tutti il pranzo al ristorante, occasione per ricordare insieme i giorni passati dalle nostre parti nella primavera del 2018. Poi siamo partiti alla scoperta del centro storico, guidati dai ragazzi marchigiani vestiti in costume tradizionale. Su e giù per strade strette e ripide, con scorci meravigliosi sulle campagne intorno, abbiamo ascoltato il racconto di storie e leggende, stupiti dall’amore dei sarnanesi per le loro tradizioni, come quella del palio. Una visita straordinaria, resa unica dalla compagnia degli amici, con una nota di tristezza per il fatto che alcuni edifici di grande valore sono ancora oggi inagibili a causa del sisma.

Al termine abbiamo ricevuto un ricordo realizzato dai nostri compagni: un portachiavi di legno con lo stemma di Sarnano, il Serafino, angelo con sei ali, che secondo una leggenda medievale fu indicato da San Francesco, di passaggio in paese, come simbolo di pace.

Il pomeriggio si è concluso presso i nuovi plessi scolastici, la Scuola dell’Infanzia e la Secondaria di I grado, ricostruiti in tempi record con criteri antisismici grazie a importanti donazioni da Enti pubblici e privati. La scuola secondaria ci ha colpito moltissimo: ben inserita nel paesaggio collinare, piccola  e accogliente, con un suggestivo cortile interno simile a un chiostro e corridoi luminosi dotati di spazi dove ci si può sedere a gruppi per parlare e ripassare. Lo spazio più pregevole è senz’altro l’aula di musica, ricca di strumenti di ogni tipo e supporti tecnologici, compresi gli impianti di registrazione: non per nulla è stata voluta dal cantante Andrea Bocelli, uno degli sponsor più famosi.

Non è stato facile ripartire per il nostro albergo quando gli amici sono venuti al pullman a salutarci… ma il nostro rapporto ha ormai radici solide, che rimarranno anche in futuro.

L’ultimo giorno è stato dedicato a Urbino con il suo Palazzo Ducale, vera e propria “città ideale” del Rinascimento italiano. La bellezza e l’armonia di cui abbiamo goduto hanno rivelato un potente valore educativo: infatti mi sono stupita di come tutti si siano comportati davvero bene!

L’esperienza del gemellaggio, grazie a tutti coloro che vi hanno contribuito, rimarrà senz’altro uno dei ricordi più significativi della mia vita di Dirigente: spero che si possa sempre fare scuola così, con il desiderio di scoprire sempre più a fondo il nostro Paese e incontrare persone con cui camminare per un pezzo di strada, perché non si può davvero conoscere senza emozionarsi e condividere con gli altri.

                                                                                      Maria Silanos

Gemellaggio: