Ai genitori degli alunni della Scuola Secondaria di Turbigo

Turbigo, 4-03-2014

Protocollo n° 1269/A20

Ai genitori degli alunni
Scuola secondaria Turbigo

Oggetto: comunicazione del Dirigente scolastico e del Direttore SGA

In data 28 febbraio 2014 sul giornale “Alto Milanese” è apparso un articolo, corredato da foto, sull’igiene dei bagni dell’edificio, enfatizzato da toni allarmistici con le locandine alle edicole del paese.

Il contenuto di tale articolo è fuorviante e non veritiero.

Le foto dei sanitari mostrano macchie non dovute a sporcizia ma al normale processo di degrado del materiale dei sanitari; per questi ultimi è già stata richiesta all’Ente proprietario dell’immobile la sostituzione. Il medesimo Ente ha dovuto prioritariamente finanziare importanti ed urgenti interventi strutturali su altri edifici scolastici rinviando la sostituzione dei sanitari, il cui utilizzo tuttavia non pregiudica nell’immediato né la salute né l’incolumità degli studenti.

Possiamo rasserenare i genitori perché dopo ogni intervallo e comunque ogni volta che se ne verifichi la necessità i bagni vengono puliti e sanificati con disinfettante.

Purtroppo a volte il comportamento scorretto di pochi, e non ci riferiamo solo all’utilizzo dei bagni ma anche delle aule, preclude la corretta fruizione degli ambienti anche ai molti cittadini/studenti corretti che, fortunatamente, continuano ad essere la stragrande maggioranza. Circa le affermazioni della studentessa intervistata, si sottolinea come anche gli alunni debbano concorrere a mantenere l’ambiente scolastico confortevole e igienicamente adatto e  provvedere alla propria pulizia personale.

 

Il fatto che non sia disponibile il sapone, alla scuola secondaria, è perché utilizzato in passato per scherzi pericolosi, ma nulla toglie che ciascuno possa portare con sé il proprio materiale personale, anche in considerazione dell’età degli studenti.

Assicuriamo che lo sforzo educativo dei Docenti e l’impegno quotidiano dei Collaboratori scolastici sono volti al corretto utilizzo degli ambienti scolastici per mantenere le condizioni igieniche ottimali. Per questo consideriamo offensivo e privo di qualsiasi fondamento di verità il contenuto dell’articolo in questione, spacciato come “inchiesta”. La giornalista ha infatti raccolto una “testimonianza” che non si è preoccupata né di verificare né di documentare personalmente, cosa che avrebbe potuto fare richiedendo un incontro con la dirigente, come già avvenuto in passato e senza formalità.

Enrica Castiglioni
dirigente scolastico

Daniela Garavaglia
dsga